© Banksy.
A me 'sta storia che se non conoscevi qualcuno, non puoi essere addolorato della sua morte, mi ha decisamente rotto le palle.
Quello che è successo (e sta ancora succedendo) in Francia è una tragedia e tutti dovremmo riconoscerla come tale. Non schierarci politicamente né "religiosamente".
Io sono Charlie non perché sono d'accordo con quello che Charlie Hebdo disegna o scrive, ma perché mostro solidarietà e rispetto per delle persone che hanno perso la vita per aver fatto il proprio lavoro. E non venite a fare tutti i bigotti o i moralisti di questo cazzo dicendo che però la loro satira era offensiva, perché anche molte delle vostre facce lo sono, ma certo io non mi metto col kalashnikov in mano e vi vengo a sparare in bocca.
Ormai nessuno ha più rispetto per la vita umana e vi dirò, mi fate quasi più schifo dei terroristi.
Novanta minuti di applausi. Sto litigando da ieri su fb e altri social con gente a dir poco disgustosa che afferma che i vignettisti "se la siano cercata". Mi restituisci speranza nel genere umano. Grazie. Ah e, concordo, anche io non so se mi fanno più schifo loro o i terroristi.
RispondiEliminaGrazie Enrica,
Eliminadi solito preferisco non scrivere pubblicamente quello che penso in questi casi, perché la gente è un po' testarda quando si tratta di queste cose. Ma questa volta me l'hanno proprio tirata da dentro.